Descrizione
Osare in grande
Come il coraggio della vulnerabilità trasforma la nostra vita in famiglia, in amore e sul posto di lavoro
Ultra – 240 – 16,50 euro
Ogni giorno ognuno di noi sperimenta il rischio necessario di vivere in compagnia dei propri limiti. Esporsi emotivamente, ammettere di non essere adeguati a un compito, avere il coraggio della propria vulnerabilità: che l’occasione sia una riunione di lavoro, una nuova relazione, il nostro processo creativo o una difficile conversazione in famiglia, la vera differenza la fa chi capisce che il perfezionismo è uno scudo che ci può proteggere, ma anche diventare tanto pesante da impedirci di spiccare il volo.
Il nuovo libro di Brené Brown – recentissimo best seller negli Stati Uniti, dove dopo due settimane dal lancio ha raggiunto il primo posto nella classifica del New York Times – sfidando ogni comune convinzione riguardo al significato della debolezza, prosegue il cammino iniziato con I doni dell’imperfezione e ci spinge un passo oltre: a osare in grande, appunto, e avere la forza di guardare a noi stessi e gli altri come a esseri umani, magnificamente fallibili e pieni di risorse reali, e non come macchine spietatamente lanciate verso le mete e i miti impossibili dell’impeccabilità.
Perché, come affermò Theodore Roosvelt nel celebre discorso che ha ispirato il titolo di questo libro, «il vero credito va a chi sta nell’arena e, con il volto sporco di polvere, sudore e sangue, lotta con coraggio».
Brené Brown, professoressa di Sociologia all’Università di Houston, ha dedicato tutta la sua carriera allo studio sul campo di temi come la vulnerabilità, la vergogna, il coraggio e il merito. Oltre a Osare in grande ha scritto I doni dell’imperfezione e I Tought It Was Just Me (But It Isn’t) di prossima pubblicazione per Ultra. Vive a Houston con il marito e i due figli.
«Questo libro catturerà i lettori mostrando loro quante cose potranno osare se saranno superare la vergogna e la paura.»
Publishers Weekly
«Uno sguardo penetrante sulle armature che la gente indossa per difendersi dalla propria vulnerabilità.»
The Wall Street Journal